Perche’ scegliere un prodotto zincato a caldo?

Nella scelta degli infissi di sicurezza è fondamentale la scelta del trattamento superficiale da applicare ai manufatti; e quindi, oltre alla scelta dell’eventuale disegno della grata e del colore è fondamentale scegliere uno dei vari trattamenti superficiali proposti:

  1. MANUFATTO PREZINCATO
  2. MANUFATTO ZINCATO A CALDO

in questa articolo descriviamo il processo di zincatura a caldo; più invasivo del prezincato ma che offre una longevità del prodotto ovviamente superiore.

Zincatura

La zincatura è il processo con cui viene applicato un rivestimento di zinco su un manufatto metallico generalmente di acciaio per proteggerlo dalla corrosione galvanica: esso infatti limita la formazione di micro-celle elettrolitiche ad azione anodica nei bordi di grano.

Lo zinco è meno elettronegativo (cioè meno nobile) dell’acciaio, quindi, in caso di rotture o porosità del film protettivo, esso stesso diventa l’anodo sacrificale nella corrosione elettrolitica e si consuma se c’è chiusura delle linee di campo.

Il processo di zincatura può avvenire secondo queste metodologie:

– zincatura a caldo
– zincatura a caldo continua
– zincatura elettrolitica
– zincatura a freddo
– zincatura a spruzzo

Va fatta attenzione al fatto che gli impianti che effettuano i trattamenti a caldo sono detti zincherie mentre quelli galvanici sono detti zincature.

ZINCATURA A CALDO

Con zincatura a caldo si intende generalmente l’immersione di manufatti in acciaio in un bagno di zinco fuso tenuto mediamente alla temperatura di 450 °C il che determina la ricopertura dell’acciaio con un sottile e resistente strato di zinco. Grazie al pretrattamento in un bagno di sali fusi di zinco cloruro e ammonio cloruro, l’acciaio è ricoperto dallo zinco con uno spessore molto superiore alla zincatura elettrolitica cosa dovuta metodo di somministrazione dello strato protettivo.

Il processo può essere suddiviso nelle seguenti fasi, separate una dall’altra:

– sgrassaggio e decapaggio, ottenuti con tensioattivi e acido cloridrico;
– flussaggio: immersione in soluzione di ammonio cloruro e zinco cloruro;
– zincatura: immersione, dopo preriscaldamento a 100 °C, in vasca di zinco fuso a 450 °C per il tempo necessario a che l’acciaio raggiunga la stessa temperatura dello zinco.
– raffreddamento in aria od in acqua a cui può seguire un trattamento di passivazione.

L’immissione in piccole e precise dosi di nichel od ancor meglio di alluminio nella vasca di zincatura, conferiscono al trattamento un migliore controllo sulla reattività dell’acciaio, sul rivestimento applicato e sugli spessori minimi di zinco richiesti dalle normative del settore. L’aggiunta di alluminio permette inoltre di migliorare la resistenza alla corrosione del rivestimento zincato e le sue qualità funzionali ed estetiche. La sostituzione del piombo presente nel bagno di zincatura con il bismuto (basso – fondente) ci preserva da un inquinamento precoce del pianeta, preservando le qualità protettive della zincatura e la nostra salute.

La vasca che contiene lo zinco fuso è soggetta a un lento e costante processo di erosione, a causa dell’elevata temperatura raggiunta e degli agenti chimici (tra cui fosforo, silicio, zolfo) sprigionati durante le fasi operative, venuti in contatto con le pareti. Lo stato di corrosione è valutabile attraverso tecnologie diagnostiche che elaborano i parametri di spessore della vasca con una sonda ultrasonora rivestita di alluminio e collegata a un computer esterno.